Quando si parla di tatuaggio Dotwork, non ci si riferisce ad uno stile di tatuaggi in particolare, ma bensì ad una tecnica specifica che può essere applicata a diversi generi, progetti e design.
Questa tecnica prevede l’uso di puntini disposti strategicamente per costruire un’immagine geometrica, creare sfumature o dare profondità al disegno.
Il colore predominante nel dotwork è il nero o il grigio, ma non è raro l’impiego di colori (il rosso è la tonalità più utilizzata e diffusa) e altre sfumature per creare contrasti e accentuare dettagli.
L’esecuzione è generalmente lunga e complessa e richiede grande manualità, estrema precisione e l’uso di aghi molto sottili, oltre ad un approccio esperto e altamente professionale.
La storia del tatuaggio Dotwork
Il tatuaggio Dotwork trae ispirazione dai disegni polinesiani e maori che un tempo erano realizzati interamente a mano per rappresentare simboli spirituali e rituali o sottolineare precisi status sociali.
Questa tecnica diventa poi più specifica grazie ad una forma d’arte diffusasi in Francia intorno alla seconda metà del 1700, che prevedeva la scomposizione dei colori in piccoli punti: stiamo parlando del Puntinismo, che faceva parte del movimento neoimpressionista.
Si deve però arrivare agli anni ‘90 per vedere il Dotwork diventare un vero e proprio stile di tatuaggio a sé, adottato dai primi tatuatori che lo hanno reso molto riconoscibile.
Lo sviluppo di nuovi strumenti con aghi molto sottili hanno poi trasformato il Dotwork in una tecnica in grado di realizzare disegni sempre più dettagliati e realistici.
Questo ha dato il via a tatuaggi ispirati alla geometria sacra e dalla forte componente spirituale e simbolica, ma anche paesaggi, animali e figure astratte o disegni che si integrano con altri stili, come il Blackwork, il Linework e il Realismo, per creare tatuaggi innovativi e personalizzati.
Le caratteristiche principali del tatuaggio Dotwork
Il tatuaggio Dotwork è caratterizzato prima di tutto dai puntini per costruire l’intero design. Questa tecnica sostituisce le linee continue e i riempimenti solidi tradizionali, dando vita a un effetto visivo unico e delicato.
Altra caratteristica è l’estrema ricerca di precisione e simmetria, con design intricati e meticolosi: per questo motivo è ideale per chi desidera tattoo geometrici, mandala o motivi dettagliati.
Ci sono poi le ombre e sfumature, che non vengono ottenute mescolando colori o materiali, ma con effetti di chiaroscuro attraverso i puntini, regalando al tatuaggio un aspetto tridimensionale e delicato.
É infatti la distribuzione, la dimensione e la variazione di intensità dei punti a determinare l’aspetto delle aree chiare e scure: più questi sono vicini e numerosi, più le zone scure risultano accentuate e viceversa.
Infine, i tatuaggi Dotwork hanno finiture delicate e tratti leggeri e sottili e un’estetica che si adatta sia a disegni semplici e minimalisti, sia a composizioni elaborate e ricche di dettagli.
Alcune curiosità sul tatuaggio Dotwork
Ciò che rende il Dotwork una tipologia di tatuaggio misterioso ed esteticamente affascinante è la realizzazione di immagini tramite migliaia di minuscoli punti sulla pelle, che si combinano per formare sfumature, linee e texture.
A differenza di altri stili, richiede sedute molto lunghe il cui il tatuatore va a costruire il design punto per punto e obbliga quindi ad una concentrazione estrema, in quanto anche il più piccolo errore può causare irregolarità nel risultato finale.
Dall’altra parte, possiamo dire che proprio grazie alla tecnica del puntinismo, i tatuaggi in questo stile tendono a mantenere la loro qualità nel tempo e sfumano più lentamente rispetto ai riempimenti solidi tipici di altri tattoo.
Anche se il Dotwork è noto per tatuaggi di grandi dimensioni e dettagliati, può essere applicato anche a design minimalisti e piccoli, creando opere delicate e raffinate.
I soggetti più popolari sono i mandala, i simboli astratti, la geometria sacra e i motivi naturalistici, ma sono in molti a tatuarsi anche ritratti e design realistici, come volti, mani o momenti significativi da voler ricordare sulla propria pelle.
Le zone più diffuse per il tatuaggio Dotwork sono avambracci, polsi, schiena e spalle, seguiti da petto, sterno, gambe e polpacci. Più rari, ma non impossibili da trovare, sono i Dotwork su mani, dita e costole, in quanto si tratta di zone del corpo in cui questa tecnica risulta più difficile da eseguire.
Gli errori più comuni del tatuatore nell’esecuzione di un tatuaggio Dotwork
Partiamo subito col dire che il tatuaggio Dotwork richiede:
- Grande tecnica e manualità
- Lunga esperienza nel mondo dei tattoo
- Estrema precisione nel disegno
Si tratta infatti di uno stile in cui i puntini devono essere assolutamente perfetti, altrimenti si rischia di ottenere un tatuaggio visivamente brutto o sbagliato.
Oltre alle abilità manuali, un tatuatore che esegue il Dotwork deve anche possedere una profonda comprensione dell’anatomia e della prospettiva, poiché deve lavorare sui singoli punti per formare l’immagine nel suo insieme.
Questo significa che, senza la giusta esperienza, conoscenza a competenza tecnica, non è possibile realizzare un Dotwork ad opera d’arte.
Tra gli errori più comuni commessi dai tatuatori inesperti con questa tecnica c’è sicuramente la mancanza di precisione, coesione e coerenza tra i punti. Si tratta di una problematica grave, che dà vita ad un tattoo non uniforme, irregolare e disordinato.
Anche il bilanciamento errato della densità dei puntini è un errore importante, che causa aree troppo scure o troppo chiare rispetto al design previsto, andando a compromettere l’effetto tridimensionale.
Errori molto diffusi riguardano anche l’esecuzione di tatuaggi con aghi non adatti al Dotwork, quindi troppo spessi, così come sovraccaricare eccessivamente la pelle, andando a lavorare più volte sulla stessa area per correggere o rafforzare i puntini o posizionare il design in un punto errato.
Infine, come abbiamo spiegato prima, il Dotwork è una tecnica che richiede tempo e pazienza: se si lavora di fretta, non si presta la giusta attenzione ai dettagli o non si pianificano correttamente sedute multiple per lavori complessi, concentrandosi su una zona alla volta per mantenere la precisione.
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*Foto copertina: tattoo realizzato dal tatuatore Karoubi Sina, in arte Kiavash