Tutto quello da sapere sul Surface Piercing

Il Surface Piercing è una tipologia di piercing molto diversa dagli altri e consiste in una barra con angoli a 90° che attraversa lo strato superficiale della pelle

Si tratta di un piercing sottocutaneo che viene fatto in zone particolari del corpo, piatte o con poca carne, dove non ci sono sporgenze: parte del gioiello viene messo sotto pelle, mentre sulla parte esterna rimangono visibili 2 componenti: piattine, brillantini, palline, ecc.

Si tratta di un piercing che non ha vita eterna: essendo superficiale, è infatti soggetto alla rigenerazione cutanea, che dopo qualche anno porterà all’espulsione del gioiello da parte del corpo.

Le caratteristiche principali del Surface Piercing

Il surface piercing è costituito da 2 fori che si eseguono ad una determinata distanza in base alla misura del gioiello e della zona del corpo in cui viene inserito.

Questi fori vengono praticati con l’ago su una parte piana del corpo e il gioiello passa da un foro, con la barra sotto la cute.

Viene generalmente eseguito in punti in cui non c’è abbastanza tessuto per attraversare la pelle in modo tradizionale, come il collo, la clavicola, i fianchi, il polso, o il petto.

Il periodo di guarigione è intorno ai 20/ 30 giorni circa. Molto importanti sono la manutenzione e l’igiene quotidiana consigliata, ma anche evitare colpi o traumi sul gioiello.

É consigliabile inoltre non dormire dalla parte dei piercing durante il periodo della guarigione e non immergere il piercing in acqua, per evitare irritazioni o possibili infezioni.

Il gioiello da surface è in titanio e ha una forma specifica per fare in modo che rimanga assestato sotto cute: barra con due curve piegate a 90 gradi.

Il componente esterno più comune è la pallina, ma si possono applicare anche delle piattine, brillantini o altre decorazioni a piacere, sempre ad avvenuta guarigione.

Le tipologie di Surface Piercing

Tra le tipologie di Surface Piercing più comuni e popolari ci sono: 

  • Vertical Tragus: un piercing che si esegue vicino alla zona del trago (cartilagine protettiva di fronte al condotto uditivo, sulla parte esterna dell’orecchio), ma più verso il viso. Non si esegue quindi in cartilagine ma sulla pelle del viso.
  • Sternum: questo piercing si posiziona al centro del petto, sulla parte superiore dello sterno. Risulta molto elegante e raffinato, poiché evidenzia la zona del décolleté.
  • Surface Clavicle: eseguito orizzontalmente sopra o sotto la clavicola, sia a destra che a sinistra, questo piercing deve essere fatto inserendo un gioiello molto aderente, per evitare il pericolo di impigliarsi e le sollecitazioni continue che questa zona genera
  • Surface Nape: posizionato orizzontalmente sulla parte posteriore del collo, lungo la colonna vertebrale, è uno dei Surface Piercing più popolari e visibili. Può essere sia orizzontale che verticale e i gioielli più comuni sono le surface bar, cioè la barretta con le due palline ai lati
  • Surface Hip: meglio conosciuto come Surface Piercing sui fianchi, si esegue sopra l’osso pelvico e risulta esteticamente molto attraente e si esegue solitamente la simmetria.
  • Surface Wrist: questo piercing riguarda la parte superiore o inferiore del polso e, proprio per la zona delicata in cui viene inserito, è considerato uno dei Surface Piercing più difficili da mantenere.

Ci sono poi i vari Surface Piercing eseguiti sul viso, come il Face Surface sullo zigomo, l’Horizontal Eyebrow posizionato in orizzontale sopra l’arcata sopraccigliare e il Vertical Bridge, seguito in verticale sulla glabella in mezzo alle sopracciglia. 

I problemi più comuni nell’esecuzione di un Surface Piercing

Trattandosi di una tipologia di piercing relativamente nuova e decisamente complessa da eseguire, il Piercer che esegue i Surface deve essere estremamente preparato e avere grande esperienza in materia. 

Ci sono infatti tutta una serie di errori e problemi che si possono verificare. Inoltre, le possibilità di rigetto sono più alte e quindi occorre un’esecuzione impeccabile per scongiurare il più possibile questa eventualità. 

Ad esempio, esercitare troppa pressione sull’area o troppo poca che si va a forare, inserire in modo errato l’asta o posizionare il gioiello troppo in profondità o troppo superficialmente, può portare alla successiva migrazione del gioiello verso la superficie, con conseguente espulsione del piercing.

Fondamentale è l’identificazione e la scelta del posizionamento: bisognerà individuare la zona con più densità di tessuto e prive di giunzioni o sporgenze ossee.

Infine, la scelta del gioiello giusto, in questo caso, è estremamente importante: se si inseriscono gioielli troppo piccoli, questi andranno ad esercitare pressione sulla pelle, provocando arrossamenti, irritazioni e possibili infezioni. Al contrario, gioielli troppo grandi possono muoversi e quindi subire il rigetto. 

Le differenze tra Surface Piercing e Microdermal Piercing

Spesso confusi tra loro, essendo entrambi piercing che non trapassano la pelle da parte a parte, il Surface e il Microdermal Piercing sono in realtà due mondi simili, ma con diverse differenze.

Prima di tutto, mentre il Surface Piercing viene eseguito con ago creando 2 fori in cui  verrà inserita una  barra flat sotto la pelle, nel Microdermal Piercing si utilizza per l’esecuzione un puch che crea un unico foro ed inserito un gioiello di piccole dimensioni che presenta 3 fori in cui si ancorerà la pelle.

Poi, il Surface è ideale su superfici piatte del corpo (schiena, petto, collo, ecc.), mentre il Microdermal può essere posizionato praticamente ovunque.

Inoltre, cambia anche il gioiello utilizzato: nel primo caso parliamo di una barra con due estremità che sono visibili fuori dalla pelle, nel secondo di una base (ancora) che rimane sotto la pelle e una parte superiore, che resta visibile e può essere svitata e cambiata. 

La guarigione è di circa 20/30 giorni ma dipenderà dall’organismo di ognuno così come la durata del piercing: il Surface è più soggetto a rigetto e non ha vita eterna, mentre il Microdermal è più duraturo, in quanto è fissato sotto la pelle e può essere rimosso solo chirurgicamente.

Il Surface Piercing fa parte del programma dei corsi di piercing della MTS

Per diventare un piercer professionista, è necessario seguire un percorso formativo strutturato e rispettare le normative regionali, come stabilito dalla Legge Regionale n.13 del 23 luglio 2021.

I requisiti per poter intraprendere questa professione sono: 

  • essere maggiorenni 
  • possedere almeno un diploma di scuola media 
  • frequentare un corso di 1500 ore, che include 1000 ore di teoria e pratica, seguite da 500 ore di tirocinio per fare esperienza sul campo
  • sostenere un esame finale che prevede una prova scritta e una pratica su persone reali
  • ottenere una Certificazione Regionale, valida a livello nazionale ed europeo
  • frequentare un corso di aggiornamento di 24 ore ogni tre anni 

Una formazione corretta non si limita a insegnare le tecniche di piercing, ma include anche competenze relative all’igiene, alla sicurezza, alla gestione dello studio e alla relazione con i clienti.

Scuole come la Milano Tattoo School offrono corsi completi e stage, formando con successo migliaia di piercer.

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