Nel mondo dei piercing all’orecchio, chiamati in gergo “Ear Piercing”, esiste un tipo di piercing iconico e molto audace, nato intorno agli anni ‘90, che regala un aspetto distintivo e originale a chi lo sceglie.
Stiamo parlando dell’industrial piercing, reso popolare negli anni ’90 da Jim Ward, uno dei pionieri del body piercing moderno e diventato famoso come piercing alternativo, audace e ribelle.
In questo articolo andiamo ad analizzare l’industrial piercing, spiegando nel dettaglio cos’è, come si esegue e la cura da seguire e fornendo alcuni consigli sul tema.
Che cos’è l’Industrial Piercing
L’industrial piercing consiste in due fori generalmente posizionati nella cartilagine superiore dell’orecchio, collegati tra loro da una singola barra diritta, che prende il nome di barbell.
La tipologia più comune è quella diagonale, con la barra inclinata da un punto all’altro della cartilagine (uno nella parte vicina alla testa e l’altro al centro dell’orecchio esterno), ma esistono anche altri varianti come:
- Industrial piercing verticale: bilanciere che collega fori in posizione verticale sull’orecchio, scendendo direttamente attraverso il lobo.
- Industrial piercing orizzontale: barra che collega fori in posizione orizzontale sull’orecchio.
- Multiple Industrial (o industrial piercing doppio): più barre affiancate che si incrociano creando disegni complessi
Questo piercing può essere quindi personalizzato in base all’anatomia dell’orecchio, al design che si desidera ottenere e al proprio gusto personale.
La tecnica di esecuzione dell’Industrial Piercing
L’industrial piercing richiede grande precisione e manualità da parte del Piercer che lo esegue.
Il lavoro deve rigorosamente iniziare da un controllo visivo approfondito dell’orecchio, utile per osservare con attenzione l’anatomia della zona e assicurarsi che non siano presenti ferite, irritazioni o problemi sulla pelle, così da capire se i fori sono eseguibili senza rischi.
Qualora l’orecchio non abbia una piega sulla cartilagine al bordo sufficientemente ampia, il consiglio è di optare per un altro tipo di piercing, così da evitare possibili complicazioni.
Se, invece, la zona è conforme, il piercer procede all’esecuzione.
Si inizia con una pulizia accurata dell’orecchio, per ridurre il rischio di infezione. Successivamente, si vanno a segnare con precisione i punti dove verranno effettuati i fori, verificando che siano perfettamente allineati.
Una volta preparata la zona, il piercer deve utilizzare un ago cavo sterile per perforare la cartilagine dell’orecchio creando due fori separati, predisposti per essere collegati da una barra diritta.
Completate le perforazioni, è importante inserire subito il gioiello, una barra industriale che attraversa entrambe le aperture, unendole in modo stabile e sicuro e chiudendole con le sfere di fissaggio.
Trattandosi di una zona delicata ed essendo la cartilagine più densa e compatta rispetto al lobo, l’industrial piercing risulta generalmente più doloroso rispetto ad altri tipi di ear piercing, lasciando una sensibilità prolungata nella zona.
Cura e guarigione dell’Industrial Piercing
Il tempo di guarigione dell’industrial piercing varia dai 6 ai 12 mesi a seconda della persona. La durata totale può essere condizionata dalla risposta del corpo al piercing, dalla pulizia e cura e dall’abilità del piercer durante l’esecuzione.
Nelle prime settimane è consigliato lavare il nuovo piercing quotidianamente con estrema cura, evitando l’uso di alcol o prodotti troppo aggressivi e asciugandolo delicatamente dopo la doccia con carta pulita.
Importante non toccare il piercing con mani sporche, non ruotare e manipolare il gioiello e non subire urti (agganciare il piercing con capelli, cuffie o occhiali), per non causare irritazioni e infezioni o ritardare il processo di guarigione.
Massima attenzione anche durante il sonno: meglio dormire sul lato opposto o usare un cuscino per ridurre la pressione.
Sconsigliato anche immergere l’industrial piercing appena fatto in acqua (mare, lago, piscina, ecc.), così come non togliere il gioiello prematuramente durante la sua guarigione.
Infine, è molto importante monitorare i fori, per tenere sotto controllo eventuali segni di infezione come arrossamento, gonfiore, dolore intenso o secrezioni di pus. In caso di sospetta infezione, è bene consultare immediatamente il proprio piercer o un professionista sanitario.
Fondamentale non confondere questi segnali con la fuoriuscita di un liquido bianco/giallastro, che è invece assolutamente normale: si tratta della secrezione linfatica, un siero composto da plasma del sangue, linfa e cellule morte e significa che il processo di guarigione è in corso.
Consigli legati all’Industrial Piercing
Spiegata la procedura di esecuzione, la cura da effettuare e i tempi di guarigione, vogliamo concentrarci sui gioielli ideali per l’industrial piercing.
La scelta più comune è la Barra Diritta (Straight Barbell), disponibile in materiali, lunghezze e decorazioni differenti, minimal e classiche e personalizzabile con palline, coni o altri ornamenti alle estremità.
Molto alla moda anche la Barra Curva (Curved Barbell), così come quelle con decorazioni e design su misura, ideali per orecchie con anatomia particolare.
Per quanto riguarda le dimensioni, meglio iniziare con uno spessore standard di 1,6 mm e una lunghezza della barra tra i 30 e i 38 mm, per poi andare a cambiare il gioiello a guarigione completata, optando anche per due gioielli diversi.
A livello di materiali consigliati per i gioielli da industrial piercing, ci sono:
- Titanio: ipoallergenico, leggero e ideale per la guarigione.
- Acciaio chirurgico: resistente, ma non sempre adatto alle pelli sensibili.
- Niobio: alternativa ipoallergenica con finiture colorate
- Bioplast o PTFE: flessibile, adatto per ridurre la pressione durante la guarigione.
- Oro: giallo o bianco, è appropriato per i fori se è di 14k o maggiore.
Infine, come consiglio finale ci sentiamo di dire che, trattandosi di un piercing meno comune rispetto agli altri e posizionato in una zona particolare, è sempre fondamentale rivolgersi ad un piercer professionista, con comprovata esperienza negli industrial piercing e un’ottima tecnica e manualità.
Diventare piercer professionista alla MTS
Esiste uno specifico percorso destinato a tutte le persone che vogliono intraprendere una carriera professionale nel mondo del piercing.
Stiamo parlando del corso di operatore di piercing, obbligatorio secondo le nuove disposizioni regolate dalla Legge Regionale n.13 del 23 Luglio 2021. Si tratta di percorso formativo della durata di 1500 ore al termine del quale, se si supera l’esame finale, viene rilasciata la Certificazione Regionale riconosciuta su tutto il territorio nazionale ed europeo.
Presso la Milano Tattoo School il prossimo corso di operatore di piercing è in partenza il 29 settembre 2025.
Rappresenta il percorso più completo, ricco e intensivo d’Italia, con un programma di formazione strutturato per dare tutte le competenze teoriche e pratiche necessarie per eccellere nel settore:
- Teoria approfondita e pratica intensiva, con esercitazioni su modelli anatomici in silicone e sessioni pratiche su modelli umani, sotto la supervisione di esperti
- Supporto completo da parte di un corpo docenti d’élite, composto da professionisti del settore con anni di esperienza nel campo del piercing e della body modification
- Workshop e seminari esclusivi con artisti internazionali di alto profilo, per apprendere tecniche avanzate e scoprire le ultime tendenze del settore.
- Esperienza sul campo per fare pratica in stage presso studi di piercing professionali convenzionati MTS
Un’occasione imperdibile per trasformare la propria passione in una professione e diventare protagonista del mondo del piercing!
Vuoi maggiori informazioni sui nostri corsi di piercing?